Erica coltivazione
L’erica è una pianta ornamentale facile da coltivare all’esterno e in casa, molto apprezzata per la sua abbondante fioritura invernale.
- Caratteristiche Erica
- Fioritura
- Coltivazione Erica
- Esposizione
- Terreno
- Annaffiature
- Concimazione
- Erica: coltivazione in vaso
- Rinvaso dell’erica
- Moltiplicazione Erica
- Potatura Erica
- Malattie, parassiti e avversità
- Cure e trattamenti
- Linguaggio dei fiori
- Varietà e specie di Erica
- Erica gracilis
- Erica arborea
- Erica carnea
- Erica scoparia
- Usi
- Curiosità
- Galleria foto Erica
Caratteristiche Erica
Il genere erica, famiglia delle Ericaceae, comprende più di 500 specie di piante perenni originarie dell’Africa ma diffusa anche allo stato rustico alle nostre latitudini soprattutto sull’Appennino Tosco-Emiliano Settentrionale.
L’erica è una pianta sempreverde cespugliosa alta mediamente tra i 15 e i 40 cm. La parte ipogea della pianta è composta da un robusto apparato radicale mentre la parte aerea è formata da numerosi fusti prostrati costituti da rametti eretti ricoperti per tutta la loro lunghezza da tantissime foglie.
Le foglie dell’erica, coriacee e aghiformi, sono disposte sui rami in verticilli di tre-cinque. In autunno, le foglie di alcune specie assumono un colore brunastro.
I fiori, infiorescenze terminali di colore rosa, rosso o bianco, singoli o riuniti in grappoli, sono campanulati con petali a forma ovoidale e numerosi stami sporgenti dalla corolla.
I frutti sono capsule contenenti piccoli semi dotati di grande germinabilità.
Fioritura
L’erica fiorisce sul finire dell’estate e se la temperatura resta ideale tra i 7 e 15 gradi si protrae anche per l’autunno.
Coltivazione Erica
Esposizione
E’ una pianta che ama l’esposizione al sole anche se non disdegna l’aria fresca a mezz’ombra. semiombrosa. Teme il caldo torrido, la siccità e il freddo gelido dell’inverno. Nelle regioni con inverni miti va messa a dimora anche in un luogo leggermente ombreggiato, mentre nelle zone con temperature invernali molto rigide è consigliabile metterla a dimora in una zona soleggiata.
Terreno
Le diverse specie di Erica sono piante acidofile pertanto il substrato di coltivazione adatto al loro sviluppo è quello acido, ricco di materia organica mescolato con una parte di sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua che se ristagna inevitabilmente provoca il marciume delle radici. Non sopporta minimamente il terreno calcareo.
Annaffiature
Necessita di moderate e regolari annaffiature soprattutto nel periodo della fioritura ma bisogna fare attenzione che il terreno non risulti né troppo umido né troppo asciutto. In generale si annaffia moderatamente quando il terreno tende ad asciugarsi.
Concimazione
Durante il periodo estivo, ogni 15 giorni, somministrare del concime liquido specifico per piante da fiore, diluito nell’acqua delle annaffiature. In alternativa, ogni 2 mesi, somministrare alla base dell’arbusto un fertilizzante granulare a lento rilascio bilanciato in azoto (N), potassio (K), fosforo (P) e arricchito anche di microelementi utili alla crescita e alla fioritura.
Erica: coltivazione in vaso
Tutte le specie di Erica si coltivano facilmente anche in vaso su balconi e terrazze.
Il vaso, in plastica o in terracotta, deve avere dimensioni adeguate allo sviluppo della radice e della parte aerea. Il terreno deve essere acidofilo e per evitare i ristagni idrici si consiglia di mettere sui fori del vaso pezzetti di coccio coperti da 1 cm di sabbia.
Rinvaso dell’erica
Le diverse varietà di Erica allevate in vaso richiedono rinvasi annuali che vanno fatti in primavera, verso la fine di marzo. Il nuovo vaso deve essere più grande del precedente ma soprattutto più profondo e come terriccio si utilizza sempre quello adatto alle piante acidofile.
Moltiplicazione Erica
La pianta si propaga per seme e soprattutto per talea di stelo nel periodo primavera- estate.
Per propagare l’erica mediante talea si prelevano con cesoie ben affilate e disinfettate, i germogli lunghi circa 5 cm; si trattano le estremità recise delle talee con un po’ di ormone radicante e poi si mettono a radicare in un contenitore riempito torba e sabbia in parti uguali; si annaffia il substrato abbondantemente e lo si mantiene costantemente umido per tutto il tempo necessario alla radicazione.
Il vaso con le talee va posto in luogo luminoso, ma ombreggiato, con una temperature minima superiore ai 10°C.
La comparsa di nuovi germogli è segno dell’avvenuta radicazione e le nuove piantine potranno essere messe a dimora nei vasi o in piena terra.
Potatura Erica
L’erica va potata ogni anno, subito dopo la fioritura. Si accorciano gli steli di circa la metà della loro lunghezza per favorire l’incespimento basale e l’emissione di nuovi getti floreali.
Malattie, parassiti e avversità
L’erica teme:
- la cocciniglia che in caso di attacco si manifesta con foglie appiccicose;
- il ragnetto rosso che si manifesta formando ragnatele e macchie rossastre sulle foglie;
- il marciume delle radici se il terreno non è ben drenato.
Cure e trattamenti
Per prevenire le infestazioni parassitarie nebulizzare le foglie con prodotti specifici. i
Contro la perdita delle foglie mantenere costante l’umidità ambientale soprattutto se l’erica viene coltivata in casa. Svuotare il sottovaso per evitare i ristagni idrici.
Linguaggio dei fiori
L’erica simboleggia la fortuna, la protezione, l’ammirazione e nel colore rosa la solitudine.
Varietà e specie di Erica
Tra le numerose specie di erica ricordiamo alcune varietà più diffuse e quelle coltivate in vaso e in giardino:
Erica gracilis
Una pianta di piccole dimensioni alta non più di 45 cm, con fusti ricoperti da piccole foglie aghiformi di colore verde molto intenso, e da tanti piccoli fiori di colore rosato – rosso.
Erica arborea
Nota come radica, è una specie arbustiva che può raggiungere anche i cinque metri di altezza. E’ formata da numerosi rami quasi sempre eretti , ricoperti da foglie aghiformi, persistenti e coriacee, di colore verde. In primavera, tra marzo-maggio, produce fiori penduli e profumati di colore bianco con sfumature rosate, seguiti da piccoli frutti, capsule contenenti numerosi piccoli semi.
Erica carnea
Chiamata comunemente scopina, è una specie spontanea a sviluppo arbustivo alta circa 1 metro che produce fiori di colore rosa scuro. In pieno sviluppo vegetativo forma dei cuscini fioriti dato il suo sviluppo per lo più in larghezza. Cresce sulle Alpi, sugli Appennini settentrionali fino ai 2500 m s.l.m. in prati e pascoli, su pendii rocciosi e soleggiati e nelle zone luminose al limitare dei boschi di conifere. Appartiene alla famiglia delle Ericacee.
Erica scoparia
Conosciuta semplicemente come scopa è una pianta spontanea arbustiva e sempreverde tipica della macchia mediterranea con foglie aghiformi glabre e di colore verde scuro. I fiori, prodotti in primavera, sono piccoli, inodori e bianco verdastri, con corolla globulosa a 4 lobi e caratteristici stimmi rossi.
Usi
L’Erica è utilizzata in giardinaggio come pianta ornamentale nelle aiuole dei giardini privati e nei parchi pubblici.
L’erica è anche una pianta officinale dall’azione diuretiche, antireumatiche, antisettiche, astringenti e antinfiammatorie, utile per il trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, cistiti, uretriti, ecc.
Curiosità
I rametti di Erica nel passato venivano utilizzati per fare scope e per tale motivo la pianta viene chiamata comunemente erba scopa.
Il nome del genere Erica deriva dal greco eréiko che significa frangere, per via delle sue foglie molto sottili e fragili.