Funghi chiodini al naturale come fare procedimento semplice e sicuro

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Funghi chiodini al naturale come fare procedimento semplice e sicuro

Sommario

Conservazione dei funghi chiodini al naturale: ingredienti e procedimento, calorie e cose da sapere.

Tempo di preparazione:
1 ora
Tempo di cottura:
40 minuti
Quantità:
8

Video

Ingredienti Ricetta

  • Chiodini freschi 3 kg
  • Acqua qb
  • Sale qb

Amanti dei funghi e dei ricchi sapori autunnali, ecco una ricetta che vi farà sicuramente felici. Oggi vedremo come servire i piccoli e carnosi funghi chiodini al naturale, per assaporarne il gusto e utilizzarli in altre preparazioni, classiche di carne o, perché no, in originali combinazioni mare e monti con piatti di pesce. Ecco subito un video utilissimo da consultare per capire come vanno puliti i funghi senza sprecarne nessuna parte utile e ottenendo un risultato da chef professionisti.

Procedimento funghi chiodini al naturale

  1. Per prima cosa sterilizzate i barattoli a chiusura ermetica, facendoli bollire all’interno di un pentolone capiente, ricoperti completamente con l’acqua. Fateli raffreddare e poi metteteli ad asciugare capovolti su un canovaccio pulito.
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  2. Procedete con la pulizia dei chiodini e il loro lavaggio. Portate a bollore in una pentola l’acqua e salatela; non appena l’acqua avrà cominciato a sobbollire, calatevi i funghi chiodini e lasciateli cuocere per circa 20 minuti dalla ripresa del bollore. Abbiate cura di eliminare la schiuma che si forma sul pelo dell’acqua per evitar fuoriuscite. Per farlo, utilizzate un setaccio a maglie fini.

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  3. Trascorso il tempo necessario, scolate i chiodini. Fateli sgocciolare ben bene in modo che perdano tutta l’acqua in eccesso. Successivamente, adagiateli sopra una tovaglia pulita o uno strofinaccio, evitando di sovrapporli fra loro. Mettete i funghi chiodini ancora caldi nei barattoli sterilizzati in precedenza e tappate. Nel fare tale operazione fate attenzione alla formazione delle bolle d’aria.
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  4. Avvolgete i barattoli con dei vecchi canovacci da cucina e metteteli in una pentola ricoperti con acqua calda. Fateli sterilizzare ancora una volta, con una cottura di almeno 20 minuti; lasciateli raffreddare nella pentola per un po’ prima di estrarli. Asciugate i barattoli, applicate l’etichetta sulla quale avrete indicato la  data di confezionamento e conservateli in dispensa o in un altro luogo sufficientemente buio e fresco.
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Consigli

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I chiodini risultano tossici se consumati crudi, in alcuni casi. E’ sempre il caso, quindi, di pulirli con cura e cuocerli attenzione prima di mangiarli.

I funghi chiodini congelati possono essere conservati, in condizioni ideali, fino ad 1 anno dal confezionamento. Ecco come fare:

  1. pulire bene i funghi (ecco il nostro articolo che spiega come farlo alla perfezione);
  2. scottarli in acqua bollente per eliminare le tossine;
  3. asciugarli con cura grazie a un canovaccio pulito;
  4. imbustarli facendo ben attenzione a fare uscire l’aria;
  5. riporli in freezer e congelarli.

Come abbiamo specificato poc’anzi, questa tipologia di funghi va sempre cotta prima del congelamento perchè presenta tossine termolabili con cottura a 70°, ma che nel processo di congelamento si fissano ai componenti del fungo e non sono più completamente smaltibili in una cottura successiva.

Ricette

Con i funghi chiodini al naturale potete preparare tante buonissime ricette, anche una volta finito l’autunno. Se amate le conserve fatte in casa ecco un utilissimo video da guardare subito: vi spieghiamo in questo tutorial dal nostro canale You Tube come preparare dei succulenti funghetti chiodini sott’olio.

E se vi sentite particolarmente golosi, ecco la ricetta per preparare dei funghi chiodini fritti, invitanti e sfiziosi.

Informazioni utili e curiosità

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I funghi chiodini vanno consumati con moderazione in quanto risultano poco digeribili e possono essere causa di disturbi intestinali e intossicazioni alimentari, soprattutto se si tratta di esemplari vecchi e legnosi. Il consumo va fatto sempre dopo una prolungata bollitura; i cappelli dei funghi sono preferibili rispetto ai gambi, di solito più legnosi.

Si raccolgono nei boschi dall’autunno inoltrato fino all’inverno, evitando quelli che sopravvivono alle gelate invernali. Infatti, quest’ultima tipologia avrà, presumibilmente, accumulato un maggior quantitativo di tossine dannose per l’uomo.

Il nome scientifico del chiodino è Armillaria mellea; deriva dal latino Armilla che significa “braccialetto” e fa riferimento all’anello che caratterizza questo fungo; mellea sta per miele e si riferisce alla colorazione degli esemplari di questa qualità mangereccia di funghi.

I chiodini vengono chiamati in diversi modi, anche a seconda della zona di riferimento; fra i più diffusi e famosi troviamo:

  • Chiodino miele,
  • Agarico del miele,
  • Pioppino,
  • Fungo della zocca,
  • Gabarò o Gabareu (dialetto lombardo e piemontese).

Il sapore dei funghi chiodini è agrodolce negli esemplari giovani, leggermente amarognolo invece in quelli vecchi e lignificati. I chiodini si riproducono mediante spore e solo negli ambienti adatti.

Funghi chiodini al naturale: foto e immagini