Plumbago: come coltivare il meraviglioso gelsomino azzurro

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come coltivare il bellissimo plumbago? Quali sono i segreti di questo meraviglioso fiorellino azzurro? Qual è il terreno giusto per far crescere il gelsomino azzurro? E l’esposizione migliore alla luce solare? Ogni quanto concimare la pianta di plumbago e quanto spesso potarne i rami? Scopriamo tutto quello che c’è sapere su questo splendido fiore: subito per voi un tutorial che ci spiega come fare per rinvasare la pianta nel modo corretto.

Il plumbago è una pianta rampicante sarmentosa, ossia con rami a tralcio, coltivata in vaso e in piena terra per la sua prolungata e copiosa fioritura, che regala splendide macchie di colore con le sue infiorescenze a spighe di colore azzurro chiaro. Un colore delicato, molto particolare, con il quale potreste decorare e ingentilire i vostri angoli green di casa, dal giardino al terrazzo. Ma come fare per coltivare un esemplare sano, forte e rigoglioso di plumbago? Quali sono i segreti per avere un bel gelsomino azzurro, con tanti meravigliosi piccoli fiori? Quali sono i fattori principali a cui fare attenzione per farlo crescere bene? Scopriamo tutti i segreti per accudire al meglio questa pianta, per godere delle sue fioriture e ritrovarci con un outdoor impreziosito dalle raffinate sfumature del plumbago.

Photo by Pixamio – Pixabay

Caratteristiche generali

Photo by GAIMARD – Pixabay

Il plumbago o gelsomino azzurro è un arbusto caduco delle famiglia delle Plumbaginaceae, originario delle regioni tropicali dell’Asia e dell’America, diffuso e coltivato come pianta ornamentale in piena terra o in vaso. La pianta, a portamento semirampicante o arbustivo, è dotata di una robusta radice fittonante-fascicolata; la parte aerea è formata da numerosi fusti semilegnosi nella parte basale ed erbacei in quella apicale. Le foglie sono ovali con margini lisci e di una bella tonalità di verde brillante.

I fiori sono riuniti in infiorescenze a spiga lunghe mediamente circa 20 cm. Ciascun fiore  ha la forma di trombetta con corolla composta da 5 petali di colore azzurro. Il gelsomino azzurro o plumbago fiorisce da maggio fino all’autunno inoltrato. I semi sono piccoli e scuri.

Varietà di plumbago

Photo by Oldiefan – Pixabay

Esistono diverse varietà di questa pianta, anche chiamata gelsomino azzurro o piombaggine. Tra le principali, ricordiamo in particolar modo quelle coltivate alle nostre latitudini, che meglio prosperano con il nostro clima:

  • Plumbago capensis: Si tratta di una specie originaria dell’Europa adatta ad essere coltivata anche nelle regioni caratterizzate da un clima invernale rigido. Tollera infatti le temperature invernali fino a -8° C. Ha portamento cespuglioso semirampicante e si presenta con numerosi fusti legnosi molto lunghi che necessitano di sostegno. Durante il periodo della fioritura produce bellissime e grandi  infiorescenze di colore azzurro cielo. Molto apprezzate e diffuse in commercio anche le cultivar a fiori bianchi come l’Alba e quella a fiori blu elettrico ovvero la Dark blue.
  • Plumbago blu o Ceratostigma plumbaginoides: il ceratostigma o ceratostimma chiamato impropriamente anche plumbago blu è un arbusto originario dell’Asia coltivato soprattutto in Cina, apprezzato per la sua resistenza alle avversità e per i fiori di colore blu intenso che vivacizzano i giardini estivi.
    Photo by Pixamio – Pixabay

  • Plumbago rosea: varietà originaria dell’Asia meridionale di dimensioni molto contenute che ama il clima temperato. Ha portamento arbustivo ed è particolarmente adatto alla coltivazione in vaso. Produce fiori di colore rosso-rubino.
  • Plumbago zeylanica: è un arbusto originario delle zone tropicali formato da numerosi steli semilegnosi lunghi anche più di 3 metri. Produce cascate di infiorescenze composte da piccoli fiori bianchi. E’ una specie adatta alla coltivazione in vaso.
  • Plumbago coerulea: è una specie proveniente dall’America meridionale che viene coltivata come annuale. Si presenta sotto forma di un arbusto formato da steli eretti e ramificati che in estate producono spighe terminali formate da piccoli fiori di color porpora.

Come coltivare il plumbago: terreno ideale, frequenza delle innaffiature e concimazione

Photo by fietzfotos – Pixabay

Ogni pianta merita le giuste attenzioni, soprattutto relativamente ad alcuni fattori di vitale importanza per la sua crescita. Non c’è esemplare più sano di quello che riceve le cure giuste, facendo attenzione a dove viene collocato, ogni quanto viene annaffiato, concimato e al tipodi terreno più adatto per farlo prosperare. Vediamo quali sono i fattori principali ai quali prestare attenzione:

Potrebbe interessarti Come curare il gelsomino in vaso

  • Esposizione: il plumbago ama i luoghi soleggiati e ben riparati dal vento. Nelle zone caratterizzate da inverni molto rigidi, è consigliabile tenerlo in vaso per poterlo poi mettere al riparo. Nelle zone costiere, grazie alle temperature favorevoli, questa pianta non entrerà in riposo vegetativo.
  • Temperatura: è una pianta ornamentale che si sviluppa rigogliosa nelle zone con temperature miti.
  • Terreno: anche se si adatta a qualunque tipo di terreno predilige quello leggero, sciolto, fresco, umido e soprattutto ben drenato.
    Plumbago Gelsomino azzurro Piombaggine
    Photo by Crystal Image- Shutterstock
  • Concimazione: necessita di concimazioni periodiche. Dalla ripresa vegetativa fino alla fine di ottobre, arricchire il terreno di coltivazione con concime per piante fiorite, in forma granulare a lento rilascio oppure in forma liquida da diluire nell’acqua delle annaffiature, secondo le dosi consigliate sulla confezione.
  • Annaffiature: le piante di piombaggine o di plumbago, anche se tollerano abbastanza bene la siccità, regalano splendide e copiose fioriture se ben idratate e, pertanto, vanno irrigate regolarmente, almeno una volta al giorno. Attenzione soprattutto in estate, evitando le ore più calde e facendo attenzione a non bagnare i fiori e le foglie.
    Le annaffiature vanno poi diradate in autunno e sospese in inverno. Le piante allevate in vaso vanno irrigate solo quando il terreno è completamente asciutto facendo attenzione ai ristagni idrici nel sottovaso per evitare l’insorgere del marciume delle radici. Per scongiurare anche la clorosi fogliare si consiglia di utilizzare acqua piovana o l’acqua del rubinetto fatta decantare almeno un giorno.

Moltiplicazione e potatura del plumbago o gelsomino azzurro

Photo by dexmac – Pixabay

La moltiplicazione del plumbago o gelsomino azzurro può avvenire in diversi modi. Innanzitutto mediante semina; altro modo molto utilizzato in floricultura è quello della moltiplicazione per mezzo di talee semilegnose, specialmente durante l’estate. Per effettuare questo procedimento, si consiglia di utilizzare come terreno un miscuglio composto da sabbia e torba in uguali quantità.

Il plumbago si moltiplica anche per autosemina, quando i suoi semi essiccati cadono nel terreno. Per saperne di più, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata alla moltiplicazione del plumbago: troverete tutti i passaggi da seguire e le info più importanti per ottenere delle belle piantine nuove.

Per quanto riguarda la potatura, sul plumbago bisognerà intervenire o all’inizio della primavera o dopo la fioritura, verso la fine di ottobre, per favorire l’emissione dei nuovi getti e la fioritura nell’estate successiva. La potatura va effettuata utilizzando specifici attrezzi da giardinaggio ben affilati e disinfettati alla fiamma o con la candeggina. Generalmente si recidono alla base del terreno tutti i rami secchi e si accorciano di circa i 2/3 della lunghezza tutti gli altri che provvederanno a ricacciare nella primavera successiva nuovi rami fioriferi forti e rigogliosi.

Se si intende coltivarlo come cespuglio, tutti i rami vanno accorciati a 30-40 cm  di altezza dal terreno.

Rinvaso del plumbago

Photo by Sabrap59 – Pixabay

Un‘altra operazione importantissima per mantenere in salute la propria pianta, che si rende necessaria quando l’esemplare ha sviluppato radici troppo espanse per le dimensioni del contenitore nel quale lo stiamo coltivando. Ecco alcuni fattori da tenere in considerazione per effettuare un rinvaso a regola d’arte:

  • il rinvaso si effettua quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua di scolo, quelli posti sul fondo del vaso;
  • in genere si pratica ogni anno all’inizio della primavera scegliendo una bella giornata soleggiata e senza vento;
  • il nuovo vaso deve essere di qualche centimetro più ampio del precedente, preferibilmente in terracotta per ridurre al minimo la perdita di acqua per traspirazione fogliare;
  • il terriccio deve essere nuovo e fresco fatta eccezione per il pane di terra che avvolge l’apparato radicale della pianta. Scuotetelo per far cadere il terriccio in eccesso ma non rovinate le radici nel farlo: massima delicatezza!
  • Quando il diametro del vaso è di 40 centimetri si ricambiano solo i primi 5 centimetri superficiali di terreno.

Parassiti e malattie del plumbago

Photo by Buntysmum – Pixabay

Il plumbago è una pianta ornamentale sensibile al marciume radicale causato dai ristagni idrici nel terreno o nel sottovaso. Tra i parassiti che attentano alla salute della pianta, ricordiamo gli afidi, la cocciniglia e le larve di alcuni insetti che si nutrono delle foglie più tenere. Si consiglia di trattare le piante con antiparassitari specifici. In inverno, quando le temperature cominciano a scendere, diventa molto importante proteggere i cespi: si consiglia di effettuare una pacciamatura organica e naturale, fatta utilizzando rametti e foglie secche. In estate, eliminare i fiori appassiti, tagliando l’intera infiorescenza.

Curiosità e proprietà del plumbago

Photo by Rosy_Photo – Pixabay

Il plumbago, piombaggine o gelsomino azzurro, anticamente veniva chiamato pianta del piombo, in quanto capace di disintossicare i tessuti avvelenati dall’accumulo di questo metallo. Nel linguaggio dei fiori il plumbago assume il significato di intesa e complicità. Questa pianta ornamentale non rientra nella lista delle piante velenose, nè per l’uomo nè per gli animali domestici, cani e gatti. I fiori sono eduli ossia commestibili e possono essere utilizzati in alimentazione, come splendide decorazioni per insalate, bevande e dessert.

Plumbago come coltivare il meraviglioso gelsomino azzurro: foto e immagini

Pronti a vedere il vostro giardino o il balcone di casa tingersi delle meravigliose sfumature di questi fiorellini così belli e delicati? Ecco le immagini più belle del plumbago, il gelsomino azzurro che non vedrete l’ora di coltivare!