Marciume delle radici: sintomi, prevenzione, come intervenire

Autore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche

Che cos’è il marciume delle radici? Come si manifesta il marciume radicale e quali sono le cause? Prevenzione e rimedi.

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photo by jtabs – Shuuterstock

Il marciume delle radici e del colletto o marciume radicale delle piante è una malattia fungina che colpisce molte piante ornamentali, aromatiche ed ortive.

Cos’è il marciume radicale

E’ una malattia causata da funghi (ma anche batteri o nematodi) che provocano la disgregazione e deperimento delle radici, predisponendo la pianta agli attacchi di nuovi agenti.

Tipologia di marciume radicale

Possiamo classificare tre tipologie di funghi che causano questa malattia: i basidiomiceti, gli ascomiceti e gli oomiceti.

I primi annoverano:

  • l’armillaria,
  • l’heterobasidion annosum o fomes annosum,
  • la ganoderma.

I secondi, invece:

  • la rhizina undulata,
  • l’ustulina deusta e zonata,
  • la xylaria.

Gli oomiceti che attaccano le radici annoverano:

  •  il mal dell’inchiostro del castagno,
  • la phytophtora.
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Sintomi del marciume radicale

Le foglie delle piante dopo la comparsa di macchie scure tendono velocemente ad ingiallire.

Le radici assumono un colore nerastro, marciscono e la chioma della pianta non sorretta più dall’apparato radicale si piega afflosciandosi fino a morire.

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Le  piante più colpite, oltre a quelle giovani che hanno un apparato radicale non ancora ben sviluppato, appartengono alle specie più diverse tanto che possiamo indicare, solo a scopo conoscitivo,  primule, viole, rapunzia, bella di notte, rododendro, azalee, piante rampicanti mentre fra gli alberi da frutto possiamo indicare melo, pero, pioppo, pesco, vite, ciliegio, vite, olivo.

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Autore: congerdesign / Pixabay

Cause del marciume delle radici

Le cause del marciume radicale e del colletto sono:

  • eccessive annaffiature o irrigazioni;
  • ristagni idrici nei sottovasi;
  • contatti con altre piante infette;
  • impiego di terricci inquinati da funghi sporigeni.

Difesa e rimedi contro il marciume radicale

Innanzitutto partiamo dal concetto che è sempre possibile un intervento per salvare una pianta colpita dal marciume, purchè si tratti dello stadio iniziale. Come procedimento, possiamo indicare una serie di operazioni da compire in sequenza per tentare il salvataggio della nostra pianta.

  1. Rimuovere i rami che presentano le foglie ingiallite, in modo da verificare quali siano le piante colpite dal problema.
  2. Rimuovere il fungo, mediante la raschiatura della superficie, evitando però di  scoprire il legno vivo.
  3. Effettuare la fase di disinfezione, in genere effettuata con Sali di rame o di ferro in maniera tale che il fungo non estenda la sua azione.

Prevenzione

Per evitare di dover arrivare ai rimedi appena illustrati, vi sono una serie di comportamenti da seguire che risultano senz’altro ideali onde prevenire di vedere rovinata la pianta, costringendovi magari a doverla buttare.

Innanzitutto, in termini di drenaggio, occorre fare attenzione al ristagno dell’acqua, una delle cause principali che comportano la formazione del marciume. A tale scopo, la primavera e l’estate sono le fasi migliori dell’anno in cui tenere bagnare le radici.

Non solo però il ristagno del suolo, ma anche quello superficiale è un fattore da valutare: lo scorrimento dell’acqua può essere agevolato creando le pendenze nel terreno. Obbiettivo allora è costruire canali di scolo in modo che l’acqua possa regolarmente scorrere. Annaffiare poi deve essere fatto in maniera costante

Evitare poi di concimare nei periodi estivi, in quanto le alte temperature sono una delle cause principali del problema. Usare sempre terriccio nuovo: il vecchio potrebbe essere contaminato dalle spore del fungo e quindi finireste per non risolvere mai il problema.

Marciume delle radici: foto e immagini