Come coltivare le fave: la guida completa per conoscere questi legumi

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come si coltivano le fave? Che tipo di piante sono? Di quale terreno hanno bisogno? Servono cure particolari o concimi specifici per far crescere questi legumi nell’orto di casa? A quali parassiti bisogna prestare maggiore attenzione? Abbiamo realizzato una guida per fornirvi tutte le risposte necessarie; guadate subito questo video, realizzato per spiegare come procedere alla raccolta delle fave, legumi molto amati e consumati, soprattutto in promavera.

La fava, o Vicia Fava, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Leguminose, coltivata da secoli, sia per essere utilizzata in cucina, sia per fornire foraggio per gli allevamenti animali.

Molto diffusa in tutti gli orti d’Italia, la fava è una pianta dal fusto eretto, con radici ramificate, fiori bianchi e, ovviamente, i ben noti frutti, i lunghi legumi appiattiti che, al loro interno, contengono i semi commestibili che molti di noi adorano mangiare in primavera. Ma come fare per ottenere un raccolto abbondante nel proprio orto? Come si curano le piante di fave? C’è bisogno di un terreno specifico, o di un concime particolare, affinché questi legumi possano crescere sani e abbondanti? Quante varietà esistono di fave?

Rispondiamo a queste domande e chiariamo i vari dubbi che possono sorgere su questa leguminosa: con i nostri consigli, coltivare le fave sarà davvero semplice.

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Principali varietà

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Esistono diverse varietà di questa pianta, ciascuna con delle specifiche caratteristiche, con tempi di maturazione e raccolta dei semi differenti, e dimensioni variabili. Vediamo le principali quattro botaniche, che differiscono fra di loro per le dimensioni dei semi:

  • la Vicia faba minor Beck: anche detta “favino” con semi leggeri e baccelli corti e piccoli; viene utilizzata come foraggio e per praticare il sovescio, ossia una tecnica agricola utilizzata per aumentare la fertilità di un terreno;
  • la Vicia faba major Harz: quella che comunemente viene consumata fresca; si tratta di una fava con semi grossi, dal peso di circa 1 grammo l’uno, baccelli lunghi fino a  25 cm, piatti e penduli;
  • la Vicia faba paugyugauna varietà proveniente dall’India, con semi molto piccoli;
  • la Vicia faba equina Pers.: utilizzata soprattutto negli allevamenti animali come foraggio, ha baccelli mediamente lunghi e clavati.

Come coltivare le fave: terreno ideale, frequenza delle innaffiature e concimazione

Fava coltivazione
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Dopo aver passato brevemente in rassegna le tipologie più diffuse di fave, cerchiamo di capire concretamente come fare per avere piante sane, rigogliose, che producano frutti saporiti e abbondanti. Come per tutte le altre specie vegetali, anche le fave necessitano di attenzioni specifiche, soprattutto relativamente a fattori fondamentali per le colture quali tipologia e composizione del terreno, clima ideale per lo sviluppo, frequenza delle irrigazioni.

  • Clima: la coltivazione della fava viene praticata in tempi diversi a seconda del clima. Questa pianta predilige climi temperati e temperature miti, pur riuscendo a germinare e a crescere anche in luoghi dal clima rigido, con temperature di poco superiori a 0°C;
  • Terreno: la fava predilige terreni profondi a medio impasto, ben drenati e non siccitosi, con un pH neutro oppure leggermente alcalino;
  • Innaffiature: durante la fioritura, questa pianta ha particolare bisogno di ricevere acqua in modo regolare, teme la siccità ma, allo stesso tempo, è necessario stare ben attenti ai ristagni idrici;
  • Concimazione: la fava, per potere crescere bene, richiede una concimazione a base di letame maturo, più un complesso fosforo-potassico che va interrato ad una profondità di circa 30-40 cm, previa una lavorazione profonda del terreno.

Come seminare la fave

Fava coltivazione
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La riproduzione delle fave avviene per seme. La semina può essere effettua in momenti diversi: in autunno nelle regioni meridionali, a fine inverno in quelle settentrionali. Le distanze di semina sono di circa 60 cm tra le file e 20 sulla fila fra i singoli esemplari.

I semi di fava vanno posti ad una profondità di 8-10 cm al massimo, e ricoperti con uno leggero strato di terreno pressato. Esiste una tecnica molto utilizzata per aumentare la resa della semina, piuttosto semplice da mettere in pratica: per una germinazione precoce, infatti, occorre mettere i sacchetti di semi a bagno nell’acqua. Vanno lasciati in ammollo fino al raddoppio del loro peso, e poi tenuti a una temperatura piuttosto bassa, intorno ai 4-5 °C fino a che non inizino la germinazione.

Quando raccogliere i baccelli

Fava coltivazione
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La raccolta delle fave, come le altre leguminose, è di tipo scalare e, generalmente, va effettuata quando i baccelli non hanno raggiunto la completa maturazione per gustare i frutti ancora teneri, ossia quando il diametro delle fave è di circa 1-1,5 cm. Le fave si raccolgono ruotando il baccello per farlo staccare dalla pianta. In questo modo non si corre il rischio di danneggiarla, bloccando la maturazione degli altri baccelli.

Generalmente trascorrono 180 giorni dalla semina al momento della raccolta; per le fave seminate in autunno, però, occorrerà aspettare aprile. Per capire se il singolo baccello è pronto per essere colto, si consiglia di tastare con delicatezza per valutare la tenerezza del seme all’interno.

Sovescio: in cosa consiste e perché viene praticato con questi legumi

Fava coltivazione
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Il sovescio è una tecnica agronomica che consiste nell’interrare opportune colture, tra cui le fave, allo scopo di mantenere o aumentare la fertilità del terreno. Si pratica l’aratura o vangatura del terreno con le fave o altre leguminose per sfruttare le proprietà azotofissanti dei tubercoli di cui sono munite. Infatti, le fave sono tra le poche specie vegetali in grado di fissare direttamente l’azoto atmosferico, grazie alle radici sulle quali alloggiano i noduli radicali dei batteri simbiotici capaci di fissare l’azoto atmosferico in una forma che le piante possono utilizzare.

La tecnica del sovescio è, quindi, un mezzo per concimare i terreni, che torna utile anche in luoghi particolarmente secchi ed è una pratica molto utilizzata anche nell’agricoltura biologica. Basti pensare che, con un ettaro di fave o leguminose sovesciate, si fisserà la quantità di azoto presente in decine di tonnellate di concime animale. Per sfruttare queste proprietà delle fave è conveniente piantarle in orti o campi in cui sono presenti altre piantagioni che possano godere dei benefici, tra cui oliveti, alberi da frutto, vigneti.

Ecco un video tutorial che spiega, in maniera semplice, come fare per effettuare correttamente il sovescio utilizzando le fave.

Parassiti e malattie a cui fare attenzione

Fava coltivazione
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Questa pianta è soggetta all’attacco di vari parassiti ed insetti, e pertanto occorrerà fare attenzione affinché queste infestazioni non abbiano conseguenze irreparabili. Fra i parassiti più temuti ricordiamo:

  • il tonchio, un insetto che si ciba delle foglie e dei teneri germogli
  • gli afidi, che infestano foglie e steli; sono parassiti molto aggressivi e, per maggiori informazioni e per capire come sconfiggerli, vi consigliamo di leggere l’articolo dedicato che abbiamo realizzato;
  • l’orobanche, un vegetale parassita che si attacca con gli austori alle radici delle piante, danneggiandole molto gravemente. Per scoprire come fare per eliminare questa infestante, ecco la guida alla lotta contro l’orobanche.

Tra le malattie crittogame che affliggono maggiormente questa pianta ricordiamo:

  • la ruggine, affezione di origine fungina che si manifesta con formazioni di macchie bianche, che poi virano verso il marrone, sulle foglie e sugli steli;
  • la ticchiolatura, che macchia le foglie con chiazze brune.

Per correre ai ripari ed evitare che tutte le piante dell’orto si ammalino, conviene bruciare quelle infette. In alcune zone, per proteggere le tenere piantine dal freddo, è bene effettuare una rincalzatura con il terreno intorno al colletto.

Curiosità e informazioni utili

Fava coltivazione
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Le fave sono moto amate per il loro sapore, specialmente in alcune zone del Paese, dove sono protagoniste di conosciutissimi piatti tradizionali, come il marò, il pesto di fave realizzato in Liguria. 100 g di fave apportano 88 Calorie, sono legumi ricchi di proteine , fibre e carboidrati, ma poveri di grassi, il che li rende ideali anche nelle diete ipocaloriche.

Ma non tutti amano le fave, anzi: questi legumi, a differenza degli altri, contengono due sostanze, la vicina e la convicina, che sono responsabili dell‘emolisi dei globuli rossi connessa al favismo. Si tratta di un difetto enzimatico piuttosto comune nell’essere umano, una condizione dovuta alla mancanza o alla carenza di un enzima chiamato G6PD presente sul cromosoma X. Il favismo può causare, in  determinate condizioni, improvvise anemie acute nei soggetti che ne sono affetti.

Fra i più famosi detrattori delle fave ricordiamo il filosofo greco Pitagora che, secondo la leggenda, durante una fuga, preferì farsi raggiungere e catturare dagli inseguitori piuttosto che mettersi in salvo, scappando attraverso un campo di fave. Lui e i componenti della sua Scuola evitavano accuratamente sia l’ingestione che il contatto con questi legumi.

Come cucinare le fave

Fava coltivazione
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Se, a differenza di Pitagora, siete estimatori di questo legume e non perdete occasione per assaporarlo ecco, dal nostro speciale ricettario, una serie di preparazioni gustose che vedono protagoniste proprio le fave.

Come coltivare le fave: foto e immagini

Con i suggerimenti contenuti in questo articolo e tutte le informazioni che vi abbiamo fornito, riuscirete sicuramente ad assicurarvi un raccolto abbondante di questi ottimi legumi. Di seguito, alcune immagini delle fave e dei loro utilizzi.