Basilico: come coltivare e conservare il re delle piante aromatiche

Revisore:
Laura Bennet
  • Docente sc. biologiche
Autore:
Ermelinda Gallo
  • Autore - Laurea in Giurisprudenza

Come si coltiva il basilico e come si conserva? Come si cura e si riproduce? Quali sono le informazioni più importanti da conoscere su questa pianta aromatica, gli usi, le calorie e le proprietà delle foglie di basilico? Scopriamo insieme le caratteristiche principali, il modo migliore per curare, conservare e gustare del sano e buon basilico. E, a tal proposito, ecco un video da guardare subito per usare questa pianta in cucina., preparando una ricetta davvero ottima.

Il re delle piante aromatiche, celebre per il suo profumo intenso, per i cespugli di foglie odorose che forma, un ingrediente classico e irrinunciabile della nostra cucina. Stiamo parlando del basilico: una pianta originaria dell’India che però si è adattata perfettamente alle temperature di altre parti del mondo, tanto da diventare una presenza fissa di balconi, orti e giardini di tante delle nostre case. Ma quali sono le caratteristiche del basilico? Cosa fare per farlo cresce sano, robusto e abbondante? Quante e quali varietà ci sono? Proveremo a rispondere a queste e altre domande, in modo da poter curare nel migliore dei modi le nostre piantine di basilico.

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Basilico: informazioni base

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Il basilico, Ocimum basilicum, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, tipiche del bacino mediterraneo ed è una delle più amate erbe aromatiche. Si tratta di una specie annuale, conosciuta e amata per il profumo intenso delle sue foglie. Largamente consumata in cucina per insaporire pietanze e preparare salse gustose e caratteristiche (come non pensare al pesto ligure?); utilizzatissimo anche nella cucina asiatica, protagonista di manicaretti thailandesi, cambogiani e vietnamiti.

Nato in Asia tropicale e in India, cresce spontaneamente in queste zone. Intorno al 350 a.C. si diffuse anche in Medio Oriente, Grecia e Italia e solo nel XVI secolo iniziò a essere coltivato anche in Inghilterra e in America.

Caratteristiche

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Il basilico è una pianta erbacea che può raggiungere i 60 cm di altezza. Le sue foglie si presentano opposte, lanceolate e ovali, lunghe circa 5-6 cm, con colorazioni che vanno dal verde molto chiaro a quello più profondo e intenso, con eccezioni colorate come il basilico viola. Presenta fusti e steli ramificati, con sezione quadrata e la tendenza a svilupparsi in maniera piuttosto rapida; tendono al legnoso.

I fiori sono bianchi o rosa chiaro, presentano corolle di 5 petali con stami gialli, e sono raggruppati in infiorescenze simili a piccole spighe. I semi del basilico sono molto fini, neri e dalla forma oblunga.

Principali varietà

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Si fa presto a dire basilico! Esistono svariate tipologie, che differiscono fra loro per forma, dimensione, grandezza e colore delle foglie e persino per il profumo. Vediamo insieme quali sono quelle più amate e conosciute:

  • Basilico napoletano: ha foglie “bollose” di media grandezza, di colore verde chiaro; il suo profumo è tenue e per certi versi ricorda quello della menta.
  • Basilico genovese: ha foglie piccole, di forma ovale e piuttosto strette; il loro profumo è intenso e inebriante. Questa varietà, come si evince dal nome, è quella usata per la preparazione della tipica salsa ligure, il pesto a base di pinoli, olio, Parmigiano e, ovviamente, basilico.
  • Basilico greco: conosciuto anche come Minimum basilicum, ha foglie allungate ed è una varietà che resiste bene ai climi rigidi. Originario dell’India, nonostante il suo nome che potrebbe trarre in inganno, viene chiamato anche basilico cespuglio per la forma che assume sviluppandosi; le sue foglie vengono impiegate in molte preparazioni, conservate sott’olio e anche essiccate.
  • Basilico viola o rosso: con foglie bollose e di media grandezza, dal peculiare colore viola intenso, tanto da sembrare quasi nere. Vanta proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie; il suo sapore è molto ricco e ha un vago sentore di liquirizia, perfetto nelle ricette a base di pesce ma anche sul più tradizionale dei piatti di pasta al sugo di pomodoro.

Coltivazione

Basilico, Viola
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Come fare per coltivare il proprio basilico nel migliore dei modi ed ottenere piante ricche di foglie profumate e, soprattutto, sane? Ecco i fattori principali ai quali prestare assolutamente attenzione.

Esposizione

Il basilico è una pianta che ama i luoghi semi-ombrosi e cresce bene coltivata in piena terra e in vaso. Ok il balcone esposto a sud, ma attenzione a dove mettete la vostra pianta: la luce troppo diretta del sole, per troppe ore al giorno, potrebbe “bruciare” le foglie, rovinandole, compromettendo colore, profumo e sapore delle stesse.

Temperatura

Le temperature ottimali di coltivazione sono tra i 20 – 25°C. Attenzione a riparare la pianta in inverno, durante il suo periodo di riposo vegetativo, ma anche in estate, quando le temperature salgono e la piantina potrebbe risentire dell’eccessivo caldo.

Annaffiature

La pianta di basilico ha bisogno di ricevere acqua di frequente e con regolarità, soprattutto durante l’estate, quando il caldo si fa sentire di più. Assicuratevi che il terreno presenti sempre il giusto livello di umidità, in modo da evitare la sofferenza della pianta; consigliamo di verificare lo stato del terriccio prima di procedere all’innaffiatura.

Terreno

Non sarà necessario scegliere un terriccio particolare per far prosperare il vostro basilico. Non è, infatti, una pianta particolarmente esigente in fatto di terreno, l’importante è che si tratti di un mix fertile, soffice, a pH neutro e ben drenato.

Moltiplicazione

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Per seme

Il basilico si riproduce per seme. La semina  di solito, viene effettuata in semenzaio, all’inizio della primavera, quindi dagli ultimi mesi di marzo fino alla metà di aprile. Le piantine, dopo le prime settimane di sviluppo, andranno messe a dimora in vasi più grandi, con cura e delicatezza per non rovinare le radici ancora tenere e delicate.

Questa operazione in genere avviene verso la fine di maggio; sempre con la dovuta accortezza, possono essere trapiantate anche in pieno terreno, ricavando buche profonde 3 dita e adagiandovi le giovani piante all’interno. Se lo si preferisce, il basilico può anche essere direttamente seminato in una porzione di terreno dell’orto o del giardino, a partire dalle prime settimane di maggio, quando il clima diventa più caldo.

Bisognerà, in questo caso, osservare bene lo sviluppo delle piantine: quando compare la terza fogliolina sullo stelo, i singoli esemplari andranno distanziati fra loro, a distanza di circa 15 – 20 cm gli uni dagli altri. Ci sarà bisogno di annaffiare le giovani piante di basilico con regolarità, a pioggia con l’aiuto di un innaffiatoio ed evitando i ristagni idrici. Il metodo è però abbastanza lungo: in totale richiede circa 45 giorni dal momento in cui si è avviato il processo.

Per talea

Il metodo più rapido è la moltiplicazione per talea, che richiede al massimo circa 15/20 giorni per essere completato. Inoltre può essere effettuata in qualunque periodo dell’anno, il che rende davvero tutto più semplice.

Prendendo un rametto di circa 15/20 cm di lunghezza, si procede con un paio di forbici affilate alla rimozione delle foglie, lasciandone solo 2/3 nella parte superiore.

Creare in un vaso un piccolo foro ed inserire delicatamente la parte inferiore del rametto. Non esporlo a luce diretta ed abbiate cura di tenere il terreno sempre umido. Per saperne di più sulla tecnica corretta, potete consultare la guida specifica: Basilico: come fare la talea per riprodurre la pianta aromatica

Conservazione

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Il basilico viene consumato abbondantemente nella nostra alimentazione, soprattutto fresco per non perdere le proprietà organolettiche e l’aroma, ma non solo. Se amate il suo sapore e volete goderne per tutto l’anno, ci sono vari modi per conservarlo: infatti, può essere congelato a foglie in sacchetti per alimenti, oppure tritato e posizionato nei contenitori specifici per fare i cubetti di ghiaccio.

Vi suggeriamo di sperimentare due metodi di conservazione, amatissimi in cucina:

Usi e curiosità

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Il basilico è noto per essere l’ingrediente principale per preparare il celeberrimo pesto alla genovese, oltre che tante salse e sughi sfiziosi. Con questa pianta è anche possibile realizzare un particolare liquore digestivo, aromatico e corroborante, ideale come fine pasto. Ma il basilico non è un must solo ai fornelli: questa pianta ha il grande vantaggio di riuscire a tenere le zanzare alla larga dalle nostre stanze e strofinare una fogliolina sopra la puntura di uno di questi fastidiosi insetti porta un immediato sollievo.

L’odore tipico del basilico è dato dall’eugenolo, una sostanza chimica presente anche nei chiodi di garofano. Il basilico è una pianta che ha proprietà digestive e calmanti, molto utile per combattere gli spasmi gastrici; per approfondire le sue innumerevoli proprietà, ecco la guida completa dedicata a questa pianta erbacea e aromatica.

Il basilico ha un significato particolare nel linguaggio dei fiori: secondo alcuni starebbe a rappresentare l’odio e il malanimo nei confronti delle persone a cui lo si regala. Noi tuttavia preferiamo sposare la visione di chi vuole il basilico come pianta beneaugurante da regalare in occasione di una nuova nascita.

Come preparare il pesto originale genovese

Veniamo al piatto forte che ha come protagonista il basilico: stiamo parlando ovviamente del classico pesto alla genovese. Ecco la ricetta per cucinare il classico pesto ligure, con tanto di video per illustrare i vari passaggi della preparazione di questa salsa.

Video ricetta del pesto

Basilico coltivazione e conservazione: foto e immagini

Con qualche nozione in più, prepariamoci a coltivare le nostre piante di basilico in modo da poterne sfruttare gusto e profumo nelle nostre preparazioni culinarie. Ecco le foto delle piante di basilico più belle e rigogliose, anche delle varietà meno convenzionali: impossibile non apprezzarle tutte!